Le direttive europee sull’efficienza energetica degli edifici, conosciute come EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), rappresentano un pilastro fondamentale nella strategia dell’Unione Europea per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra. Queste direttive hanno subito diverse revisioni nel corso degli anni, ciascuna delle quali ha rafforzato e ampliato le misure iniziali. Alla luce della nuova Direttiva appena pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, ecco un riepilogo delle principali versioni delle direttive EPBD e dei relativi provvedimenti attuativi italiani.
Direttiva 2002/91/CE (EPBD 2002)
Obiettivi principali:
- Migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
- Stabilire una metodologia unificata per il calcolo della prestazione energetica degli edifici.
- Introdurre gli attestati di prestazione energetica (APE).
- Prevedere ispezioni periodiche per caldaie e sistemi di condizionamento dell’aria.
Provvedimenti attuativi italiani:
- Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192: Questo decreto recepisce la direttiva 2002/91/CE, definendo i criteri e le modalità per il calcolo della prestazione energetica degli edifici e le condizioni per l’adozione degli APE.
- Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311: Modifica e integra il D.Lgs. 192/2005, introducendo ulteriori disposizioni in materia di efficienza energetica.
Direttiva 2010/31/UE (EPBD 2010)
Obiettivi principali:
- Rafforzare le misure introdotte dalla direttiva del 2002.
- Introdurre il concetto di “edifici a energia quasi zero” (NZEB – Nearly Zero-Energy Buildings).
- Stabilire requisiti minimi di prestazione energetica più rigorosi.
- Promuovere la ristrutturazione degli edifici esistenti per migliorarne l’efficienza energetica.
Provvedimenti attuativi italiani:
- Decreto Legislativo 4 giugno 2013, n. 63: Questo decreto recepisce la direttiva 2010/31/UE, con particolare enfasi sugli edifici a energia quasi zero e sugli attestati di prestazione energetica.
- Decreto Ministeriale 26 giugno 2015 (Decreto Requisiti Minimi): Stabilisce i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici, le modalità di calcolo e i criteri per gli edifici a energia quasi zero.
Direttiva 2018/844/UE (EPBD 2018)
Obiettivi principali:
- Promuovere la mobilità elettrica prevedendo infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici.
- Digitalizzare gli edifici e integrare le tecnologie smart.
- Introdurre un indicatore di intelligenza per gli edifici (Smart Readiness Indicator – SRI).
- Incentivare ristrutturazioni importanti per migliorare l’efficienza energetica.
Provvedimenti attuativi italiani:
- Decreto Legislativo 10 giugno 2020, n. 48: Questo decreto recepisce la direttiva 2018/844/UE, introducendo misure per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e per l’adozione di tecnologie smart negli edifici.
In sintesi, l’evoluzione delle direttive europee EPBD e i relativi provvedimenti attuativi italiani evidenziano un impegno costante nel miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla promozione di un ambiente più sostenibile.